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Un brano al giorno verso il Natale: 15 dicembre

15/12/2023

Il Natale ha bisogno di cura. Brano numero 8.

L’arte del recupero.

“La prima settimana di Avvento zia Camilla prendeva dallo sgabuzzino lo scatolone del Natale, lo chiamava così. Dentro c’era un presepe piccolino già apparecchiato. Era tutto di plastica e ogni anno più grigio e malinconico. C’era una base chiara con delle rughe che dovevano essere la sabbia del deserto modellata dal vento. Un pastore veniva da sinistra con una pecora sulle spalle, piegato malamente in modo irrimediabile ma non dalla vecchiaia, da un problema di conservazione. La zia doveva aver messo qualcosa di pesante sopra la scatola un qualche anno e il pastore si era rotto a metà. Un gruppo di pecore in condizioni migliori gli camminavano a fianco, incollate alla base. La capanna era in plastica marrone che imitava il legno con sopra delle stuoie di plastica chiara che avevano perso quasi tutta la copertura a spaghettini. Resisteva meglio la Sacra Famiglia, anche se il Bambino Gesù, incollato alla sua mangiatoia, usciva dallo scatolone già nato e questo mi inquietava sempre da piccola. A completare il tutto c’era un alberello di Natale, ugualmente di plastica, con i rami ormai spennati a cui zia Camilla aveva appeso delle palle di plastica colorata di misura sproporzionata.”

da “Adesso che sei qui” di Mariapia Veladiano

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