Aforismi

La forza del pensiero

«Ciò che mi importa è il processo stesso del pensiero. Quando io lo esercito sono molto contenta. Quando riesco ad esprimerlo in modo adeguato nella scrittura, di nuovo sono molto soddisfatta. Ottenere io influenza? No, io voglio comprendere. E quando altri comprendono – nello stesso senso in cui ho compreso – allora provo una soddisfazione comparabile a quella che si prova quando ci si sente a casa propria.» 

Hannah Arendt


«Venuta la sera, mi ritorno in casa, e in su l’uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto i panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui uomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solo è mio e che io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e damandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono; e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia; sdimentico ogni affanno, non temo la povertà; non mi sbigottisce la morte».
Machiavelli


«Noi non siamo solo quel che mangiamo e l’aria che respiriamo. Siamo le storie che abbiamo sentito, le favole con cui ci hanno addormentato da bambini, i libri che abbiamo letto. Sebbene molti usino le storie come puro intrattenimento esse sono, nel senso più antico, un’arte curativa».
Tiziano Terzani


«Dentro le storie c’è una colonna di umanità unita attraverso lo spazio e il tempo. Esse sono disseminate di istruzioni che ci guidano nella complessità della vita».
Clarissa Pinkola Estès


«Noi passiamo la vita a leggere ma non sappiamo più fermarci, liberarci dalle nostre preoccupazioni, ritornare a noi stessi, lasciare da parte le nostre ricerche della sottigliezza e dell’originalità e meditare con calma, ruminare, lasciare che i testi ci parlino».
Pierre Hadot


«Esiste un classico a misura di ciascuno: non siamo noi a leggere i classici ma loro a leggere noi. Storie che ci parlano, a seconda della nostra sensibilità e del momento in cui le leggiamo, e ci raccontano di noi, delle nostre passioni e delle nostre fragilità. La letteratura sa farci questi regali: mostrarci le sfaccettature dell’essere umano, farci entrare nei panni altrui per arrivare a noi. come motore per avviare e consentire veri e propri percorsi di benessere, che vengono suggeriti al termine di ogni capitolo, perché diventino azione trasformativa che proprio dal testo trae ispirazione. Siamo le parole che usiamo, il nostro orizzonte ha l’ampiezza del nostro vocabolario e trovare la parola giusta è un esercizio di profondità».
Cristina dell’Acqua


«La vita non è ricerca di esperienze, ma di se stessi. Scoperto il proprio strato fondamentale ci si accorge che esso combacia col proprio destino e si trova la pace.»
Cesare Pavese, da Il mestiere di vivere.


«Quanti di noi sarebbero naufraghi senza speranza in una notte atlantica, senza le voci che si levano e ci chiamano dai libri».
Giudo Ceronetti da Insetti senza frontiere.


«Cerco nei libri la lettura, anche solo la frase che è stata scritta per me e che perciò sottolineo, ricopio, estraggo e porto via. non mi basta che il libro sia avvincente, celebrato, né che sia un classico: se non sono anch’io un pezzo dell’Idiota di Dostoevskij, la mia lettura è vana. Perché il libro, anche il sacro, appartiene a che lo legge e non per diritto ottenuto con l’acquisto. Perché ogni lettore pretende che in un rotolo di libro ci sia qualcosa scritto su di lui.»
Erri de Luca


«Quando abbiamo un gruppo di persone sedute attorno a un tavolo che parlano, il tavolo è ciò che le rende un gruppo. E se togliete il tavolo, sono solo individui, non sono connessi.»
Hannah Arendt da Vita Activa


Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggio, ma di avere occhi diversi, di vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, di vedere i cento universi che ciascuno di essi vede, che ciascuno di essi è. 
Marcel Proust da Il prigioniero