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“Sofia Express, una storia in cui ognuno è maestro e filosofo insieme” di Valeria Castagnini

08/04/2023

Con piacere condivido l’articolo di Valeria Castagnini che stimo in qualità di autrice di libri a me cari – La principessa spettinata e altri racconti, Era Laura – la quale ha recensito il nuovo libro di Matteo Saudino.

Docente e filosofo, ideatori del canale YouTube BarbaSophia, Saudino è autore di testi – La filosofia non è una barba, Cambiamo la scuola, Ribellarsi con la filosofia per citarne alcuni – nei quali educazione e filosofia sono alleati naturali capaci, con un approccio maieutico, di unire il formarsi al curarsi e di orientare il lettore verso un atteggiamento dialogico che apre alla cura dell’anima della persona e della pluralità.

Condivido l’articolo che si occupa di questo libro perché lo considero in grande sintonia con il lavoro biblioterapico di cui mi occupo e che è alla base della mia BIBLIOSOPHIA.

 

Sofia Express,

una storia in cui ognuno è maestro e filosofo insieme

di Valeria Castagnini

 

“Sofia Express, il romanzo per ragazzi scritto da Matteo Saudino edito da Salani intenerisce e coinvolge il lettore fin dalle prime pagine. Con poche parole, oserei dire pennellate, l’autore dipinge il risveglio di bambini provenienti da famiglie molto diverse, le cui storie ci restituiscono una quotidianità fatta di entusiasmi e angosce, speranze e grandi domande. Sono Anna, Jamala, Misha e tanti altri della loro età, tutti accomunati da quella che in Sofia Express è l’avventura delle avventure: andare a scuola. Ecco il messaggio segreto di questo romanzo che si legge d’un fiato, da soli, sdraiati sull’erba, o in classe, mostrando agli alunni i disegni di un Platone che fa la lotta, oppure la sera accanto a chi ancora non vuol dormire e ti chiede di raccontargli una storia. E così si scopre che la monotonia dei giorni di Misha, Jamala e Anna, quella monotonia che è un po’ anche la nostra, s’interrompe, come talvolta per fortuna accade nella vita, grazie a una bizzarra iniziativa resa possibile dal maestro Paolo e dall’amica filosofia: un viaggio alla scoperta della felicità!

I pochi dettagli di questa narrazione, scorrevole, quasi “liscia”, riempiono rapidi l’immaginario di chi legge e subito si ha l’impressione di sentire quell’atmosfera complice, fatta di gioia e di risate, che a volte a scuola si respira quando si ha la fortuna di poter insegnare. Colpiscono le domande dei bambini, così vere da far capire che Matteo Saudino ben conosce le dinamiche di classe e il pubblico a cui si rivolge, ma non solo; come il maestro Paolo, l’autore riesce a tenere insieme l’effervescenza dell’infanzia, che con le sue domande scandisce il ritmo della storia, e la direzione fornita dal programma della gita, fatto di luoghi e personaggi differenti. Ed ecco cosa colpisce: l’armonia tra pluralità e unità che l’incontro rende possibile, dove l’altro a cui ci si accosta o con cui ci si scontra può essere il compagno, il maestro, la filosofa o il filosofo (perché, ebbene sì!, anche di questo tema nel libro si parla), perfino la stessa filosofia! Se lo scuolabus, vero e proprio motore della vicenda, conduce i bambini in uno straordinario viaggio nel tempo alla ricerca della felicità, ben presto, leggendo, ci si accorge che a viaggiare siamo noi, non solo l’allegra comitiva. Anzi sono piuttosto i filosofi, con i loro pensieri eterni a raggiungerci, così come l’innocenza e le sacre domande dei bambini che comparano idee nuove al loro presente, interpellando l’adulto che in ognuno di noi abita, il cui sguardo opacizza, accetta e poi giustifica. Quel tipo di adulto che nessuno incarna nel libro di Matteo Saudino, ma di cui ogni personaggio sembra ben conoscere l’esistenza.

Ciò che più colpisce, oltre al dialogo tra passato e presente, è il rapporto tra generazioni, in particolare quello che si instaura tra i protagonisti grazie ai filosofi, i quali fungono da esempio e/o da spunto di riflessione, pur rivelandosi perfettamente umani.

Forse ci sentiamo più simili ai bambini perché con loro facciamo quell’esperienza che è educazione. Noi, l’adulto che legge, abbassiamo così le nostre difese, deponiamo a terra le idee sicure, come il maestro Paolo fa con il suo quaderno per poter imparare. Il libro di Matteo Saudino ci insegna cosa vuol dire “educare e apprendere”, che l’esperienza è vera se oltrepassa l’orario scolastico e fa germogliare qualcosa altrove. Ci ricorda che sta ad ognuno di noi creare l’occasione e prendervi parte. “Sofia Express” è una storia in cui ognuno è maestro e filosofo insieme: le star del passato, quelle del presente e anche chi legge.”

 

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