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“Canzone della strada aperta” di Walt Whitman

03/08/2022

Stanza Uno

A piedi e spensierato prendo la strada aperta,

 Sano, libero, il mondo davanti a me,

Il lungo sentiero marrone davanti a me che conduce ovunque io scelga.

L’oratore si avvia a piedi sulla strada aperta. è spensierato e aperto a tutto ciò che sta per sperimentare e riconosce che è lui che ha il controllo del suo viaggio. Sceglierà dove lo porterà il percorso nel suo viaggio.

 

Stanza Due

D’ora in poi non chiedo fortuna, io stesso sono fortuna

D’ora in poi non gemo più, non rimando più, non ho bisogno di nulla,

Fatto con lamentele interne, biblioteche, critiche querule,

Forte e contento, percorro la strada aperta.

Non deve pregare per avere buona fortuna perché è l’artefice della sua stessa fortuna. Non piangerà più né esiterà a fare ciò che vuole perché non ha bisogno di nulla. Non si accontenta più di essere murato dentro; è forte e felice di essere sulla strada aperta.

 

Stanza Tre

La terra, basta

Non voglio le costellazioni più vicine,

So che stanno molto bene dove sono,

So che bastano per chi gli appartiene.

Sembra separarsi dagli altri. la terra è bella così com’è; non desidera essere più vicino alle stelle di quanto non lo sia già. Sa che stanno bene dove sono e sa che sono abbastanza buone per coloro che appartengono a loro. sottolinea il suo libero arbitrio e indipendenza, il che significa che probabilmente non si include nel gruppo di persone che appartengono alle costellazioni. Non appartiene a loro perché non ne ha bisogno.

 

Stanza Quattro

(fisicamente separata dal resto del poema)

(Ancora porto i miei vecchi deliziosi fardelli,

Li porto, uomini e donne, li porto con me ovunque io vada,

Giuro che è impossibile per me sbarazzarmene, 

Ne sono pieno, e in cambio li riempirò.)

E’ quasi un ripensamento che  decide di buttare dentro, ma è comunque importante per Song of the Open Road. ammette che non è privo di problemi, ma invece di agitarsi, li assapora. la parola delizioso non è casuale; attraverso quella parola, Whitman trasmette il senso di gusto che  prova per il suo fardello. ammette a tutti che li porta con sé ovunque vada; dichiara che non può liberarsene; invece, lui e i suoi fardelli condividono una sorta di relazione simbiotica: è pieno dei suoi fardelli e, in cambio, li riempie. i suoi fardelli non lo definiscono; anzi, li accetta e li porta con sé ovunque vada.

 

Ci sono molte poesie di Whitman che affrontano temi simili del sé, della libertà e della natura . I lettori interessati dovrebbero guardare la lunga poesia  “Song of Myself” e  “Me Imperturbe” . Anche altri poeti hanno dedicato del tempo a questi temi e ad altri che sono abbastanza simili. Alcuni dei migliori includono “The Freedom of the Moon”  di Robert Frost ,  “The Lake Isle”  di Ezra Pound ,  ” Wild Swans” di Edna St. Vincent Millay e “The Gypsy”  di Edward Thomas .

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